Imposte e tasse: insieme finanziano la comunità

Gli strumenti di perequazione sociale sono principalmente gli enti di sicurezza sociale e l’aiuto sociale. Sono finanziati, proprio come la sicurezza interna o le infrastrutture, dai contributi degli assicurati e dei datori di lavoro o dalla comunità dei contribuenti.

Con ogni acquisto da Migros, al ristorante o con la busta paga mensile, lo Stato ci «guadagna». Come per le prestazioni sociali, anche con le imposte l’equilibrio tra prestazioni e controprestazioni, tra individui e Stato deve essere sempre soggetto a nuove contrattazioni. In questo processo gli elettori possono partecipare attivamente grazie al federalismo fiscale e alla democrazia diretta. Questo meccanismo di controllo può essere uno dei motivi per cui la Svizzera ha una delle aliquote fiscali più basse a livello internazionale, cioè imposte e contributi sociali comparativamente bassi, misurati rispetto alla produzione economica del Paese.

Un terzo della spesa per gli affari sociali

Con Stato, in Svizzera, si intende la Confederazione, i 26 Cantoni e ben 2000 Comuni. Ogni ente di questi tre livelli istituzionali dispone di un gettito fiscale con cui svolge compiti pubblici. Per quanto riguarda il bilancio della Confederazione, la quota maggiore (un terzo) è destinata alla previdenza sociale, seguita dalle voci di spesa relative alla gestione patrimoniale, ai trasporti, all’istruzione, alla ricerca e alla sicurezza. Circa un terzo delle entrate proviene dall’imposta federale diretta e per un terzo dall’imposta sul valore aggiunto. Le persone fisiche e le imprese contribuiscono ciascuna a circa la metà dell’imposta federale diretta. La quota di spesa pubblica misurata rispetto alla produzione economica del Paese, la cosiddetta quota d’incidenza della spesa pubblica, negli anni ‘90 è aumentata e ha raggiunto un valore massimo nell’anno di pandemia di coronavirus 2020. Nel confronto internazionale, il valore continua a essere basso.

20 anni di freno all’indebitamento

In Svizzera per i privati e le imprese la pressione fiscale è moderata. Le aziende pagano in media poco meno del 15% di tasse sugli utili che producono. La Svizzera è quindi uno dei Paesi con le tasse più basse a livello internazionale, come ha dimostrato un confronto internazionale degli oneri fiscali nel 2022. L’imposta sul valore aggiunto, che grava tra l’altro sul consumo di beni e servizi, in Svizzera è pari al 7,7%, quindi relativamente bassa. La posizione economica beneficia anche di finanze pubbliche sane. Il freno all’indebitamento contribuisce da 20 anni a questa situazione: la regola sancita dalla Costituzione federale impone alla Confederazione di mantenere in equilibrio entrate e uscite durante il ciclo congiunturale. L’indebitamento dello Stato non deve aumentare ulteriormente.

La politica fiscale incide sulla localizzazione delle aziende

Imposte moderate e un bilancio nazionale intatto con un indebitamento accettabile si aggiungono agli altri vantaggi di posizione e rendono la Svizzera un luogo attraente per gli investimenti esteri. Oltre alle basse aliquote fiscali, sono determinanti la certezza del diritto che le imprese sperimentano attraverso la pratica degli accordi fiscali preventivi, e anche i vantaggi fiscali per le aziende orientate all’innovazione. Oltre 850 aziende internazionali hanno la loro sede principale o altre funzioni centrali in Svizzera, tra cui Caterpillar, Biogen, Google e IBM. Con loro il mercato del lavoro locale diventa più variegato e attraente.

Armonizzazione fiscale internazionale

La Svizzera può determinare la propria politica fiscale. È, però, in concorrenza con altri Paesi che curano a loro volta i propri interessi nella competizione tra le piazze economiche internazionali. A livello internazionale si osserva da anni una tendenza all’armonizzazione fiscale. Su iniziativa dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), le società internazionali dovranno pagare in futuro almeno il 15% di tasse. La Svizzera intende attuare questa normativa introducendo una «imposta integrativa». Altri sforzi internazionali intendono arginare le opportunità di elusione fiscale da parte delle imprese. Gli utili delle imprese saranno anche sempre più tassati nei Paesi in cui sono stati effettivamente prodotti.